Le fratture della mascella superiore o dei “mascellari” si verificano a seguito di un trauma violento e diretto, come un incidente d’auto o moto e possono interessare anche gli zigomi, le ossa del naso, i denti, il pavimento dell’orbita e altre strutture adiacenti. Le fratture si distinguono in funzione della loro posizione in:

Orizzontale (le Fort I) – mascellare sopra l’arcata dentale superiore
Piramidale (le Fort II) – strutture fronto-nasali e mascellari superiori
Cranio-facciale (le Fort III) – strutture mascellari e nasali frontali, medie e posteriori

La chirurgia maxillo-facciale ti aiuta a risolvere ogni tipologia di fratture della mascella con le sue modalità di intervento volte a ripristinare la corretta occlusione dentale e l’armonia del volto.

I sintomi

  • Dolore intenso
  • Gonfiore esteso anche al viso
  • Edema ed ematomi nella regione del naso o delle palpebre
  • Rigidità della mascella
  • Malocclusione e ferite della mucosa orale
  • Lesione e fratture dei denti
  • Alterazione della posizione del globo oculare

Le fasi dell’intervento frattura della mascella

La diagnosi

Dedico molto tempo ed attenzione a questa fase perché è cruciale per determinare il giusto trattamento. Partendo da un esame obiettivo esamino la mascella palpando con estrema cautela la zona traumatizzata per individuare e classificare le linee di frattura, valutare il distaccamento ed il movimento conseguente. Se sospetto una frattura eseguo una tomografia computerizzata (TC) assiale della testa e del collo avvalendomi della tecnologia di diagnostica computerizzata “cone beam”. Questa metodica di diagnostica, che utilizza radiazioni molto inferiori di una tradizionale TC, permette di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione e di valutare con precisione il volume delle ossa dei mascellari prima di programmare l’intervento.

L’intervento

Nei casi di fratture complesse o gravi opto per un intervento di riallineamento attraverso il quale riposiziono e poi stabilizzo i frammenti delle ossa mandibolari (riduzione) con l’ausilio di viti o mini placche biocompatibili in titanio. Per accedere all’area colpita dalla frattura pratico delle incisioni nella cavità orale che hanno il vantaggio di non lasciare cicatrici cutanee. L’intervento chirurgico si effettua in sala operatoria in anestesia generale. La sua durata è variabile da 1 a 3 ore a seconda della complessità del caso.

Post intervento

Il ricovero può durare da 2 a 3 giorni durante i quali possono comparire ecchimosi e gonfiori che si assorbiranno progressivamente nell’arco di 30-60 giorni.
La guarigione richiede riposo fisico, assunzione di antibiotico e terapia con analgesici per contrastare il dolore che inizialmente sarà molto fastidioso. Sarà necessario seguire una dieta liquida nei primi giorni e nei 2 mesi successivi una dieta “morbida” per evitare spostamenti delle ossa del mascellare e della mandibola. Dopo 60 giorni si può riprendere la normale alimentazione. L’attività sportiva agonistica e sport di contatto andranno sospesi ed evitata l’esposizione al sole per 30 giorni. Qualora le placche di fissaggio non siano tollerate possono essere rimosse facilmente terminata la loro funzione con un intervento ambulatoriale in anestesia locale od in sedazione.

Assistenza pazienti fuori sede

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