Le orecchie a “sventola” sono un difetto presente dalla nascita e legato all’ereditarietà che può colpire solo un orecchio (monolaterale) od entrambe le orecchie (bilaterale). Le orecchie a “sventola” sono la conseguenza di una malformazione della cartilagine che non si piega e rimane dritta e staccata dalla nuca conferendo la caratteristica forma “ad ansa” alle orecchie. Quando pronunciato, l’inestetismo può essere difficile da sopportare: motivo di imbarazzo per le donne adulte può diventare un complesso soprattutto nelle bambine e nelle adolescenti, condizionando le relazioni e minando la fiducia in loro stesse. Con la chirurgia plastica il difetto si può superare con serenità.

L’otoplastica è un’operazione di chirurgia estetica mirata che corregge gli inestetismi delle orecchie a “sventola”, deformate, troppo sporgenti, sproporzionate, rimodellando la cartilagine dei padiglioni auricolari. L’intervento, interessando esclusivamente l’orecchio esterno, non ha nessuna ripercussione sull’udito.

Nella mia esperienza pluriventennale come chirurgo plastico, estetico e maxillo-facciale ho saputo sviluppare un approccio personalizzato alla chirurgia estetica femminile. Nei casi di intervento di otoplastica analizzo con molto scrupolo la morfologia ed armonia del volto, valutando i risvolti psicologici ed aspettative e proponendo sempre la risposta estetica più adatta e sicura e priva di segni evidenti. Rivolgo particolare attenzione ai più piccoli ed alle adolescenti stabilendo un rapporto di empatia e fiducia con lo scopo di far superare insicurezze, disagi e paure.

Tipologia paziente

Non esistono limiti di età per sottoporsi ad una otoplastica, ma è preferibile aspettare la fine dello sviluppo del padiglione auricolare (6 anni). L’età che raccomando è tra i 6 ed i 14 anni, periodo nel quale certi difetti estetici diventano fonte di imbarazzo nel rapporto con i coetanei e possono dare origine a profonde insicurezze. L’otoplastica è comunque un intervento che effettuo anche sulle donne con lo stesso ottimo risultato estetico.

L’ INTERVENTO OTOPLASTICA

Preparazione all’intervento

Durante la prima fase di valutazione preoperatoria analizzo asimmetrie o dismorfie delle orecchie, la qualità e l’elasticità della pelle e valuto la tecnica chirurgica migliore con cui intervenire a seconda che la paziente sia una bambina o una donna. Mostro successivamente i risultati conseguiti attraverso una galleria del prima e dopo di pazienti operate di otoplastica.

Analizzo con molta attenzione l’anamnesi, o storia clinica della paziente redatta dal medico curante o dal pediatra, nel caso di bambini, perché in questo modo posso gestire in modo personalizzato la preparazione all’intervento anche dal punto di vista farmacologico (anestesia).

Tra le precauzioni consiglio di astenersi dall’uso di Aspirina perché può compromettere la coagulazione, di sospendere l’assunzione di contraccettivi orali, antidepressivi e anticoagulanti e di limitare il fumo per almeno 2 settimane prima dell’intervento in modo da non pregiudicare il processo di cicatrizzazione.

L’ intervento

L’intervento di otoplastica è piuttosto semplice, della durata di circa 45 minuti e viene generalmente eseguito nelle donne adulte in anestesia locale con sedazione, ossia da sveglie e nelle bambine in anestesia generale.

Durante l’intervento effettuo un rimodellamento delle cartilagini del padiglione auricolare attraverso incisioni assolutamente invisibili poiché nascoste dietro l’orecchio, che poi riposiziono nel modo più conforme alla testa della paziente. Qualora necessario posso anche ricostruire la “rifinitura” dell’orecchio (antelice). Le cicatrici sono minime e vengono nascoste nella piega retro auricolare.
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Post intervento

Applico un bendaggio morbido alle orecchie (“turbante”) che va tenuto 1 settimana; tale medicazione è di cruciale importanza in quanto serve a far si che le orecchie neo posizionate e modellate prendano la corretta posizione. Successivamente alla sua rimozione applico una fascia, tipo da tennista, che va indossata per 15 giorni durante tutto il giorno e la notte. Durante questa fase i padiglioni auricolari possono presentare edema (gonfiore) ed ecchimosi (lividi), destinati comunque a scomparire alla fine del periodo. La fascia va indossata ancora per un’ultima settimana solo di notte.

Successivamente le orecchie possono rimanere scoperte durante il giorno. In questo spazio di tempo, è raccomandabile adottare una posizione del capo sollevato durante il sonno o senza appoggiarsi su un lato per evitare traumi da cuscino. Il lavaggio dei capelli è obbligatorio il giorno dell’intervento, e la settimana successiva alla rimozione del bendaggio. Successivamente i capelli si possono lavare a proprio piacimento facendo attenzione ad asciugare bene dietro le orecchie dove risiede la cicatrice.
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Ripresa dell’attività

Dopo 3 giorni dal post-operatorio si può riprendere a svolgere una vita normale evitando attività faticose, saune e bagni turchi, l’esposizione al sole e l’uso degli occhiali; le bambine devono evitare tutti i giochi più pericolosi che possano portare a traumi accidentali della zona trattata.

Dopo 2 settimane dall’intervento chirurgico le donne adulte possono riprendere progressivamente tutte le normali attività anche quella sportiva ed il fumo. Per le bambine l’attività sportiva può essere ripresa dopo 4 settimane.
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POSSIBILI COMPLICANZE

L’otoplastica è un procedura chirurgica e solo un’alta esperienza e manualità permettono una gestione ottimale delle possibili ed eventuali complicanze.

Alcune possono essere di carattere generale, comuni a tutti gli interventi chirurgici come emorragie, infezioni, sieroma, reazioni indesiderate all’anestesia. Edema ed ecchimosi possono risultare persistenti, ma sono comunque destinati a scomparire. Tra le altre complicanze può manifestarsi una locale riduzione della sensibilità della regione retro auricolare che può durare anche più di un anno; questa perdita di sensibilità può essere pericolosa nel caso in cui si incorra in traumi di cui non si percepisce la gravità.

È raro ma possibile che la ferita si infetti e solo occasionalmente può estendersi alla cartilagine portando a deformità. Il condroematoma è rarissimo, ma può portare a distorsioni cartilaginee.

RISULTATI

Il risultato finale, valutabile a distanza di almeno 6 mesi dall’intervento di correzione delle orecchie è quasi sempre stabile e definitivo. Evenienza rara è che, dopo un certo periodo di tempo, l’orecchio possa tornare nella posizione pre-operatoria; in questo caso si interviene con un successivo intervento di correzione.
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(*) Disclaimer
Il decorso operatorio, i tempi di recupero ed i risultati sono indicativi, e quindi possono variare da soggetto a soggetto

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