La mia filosofia
Non credo in un modello universale di bellezza, non propongo mai stereotipi di visi e corpi artefatti.
La mia interpretazione della chirurgia plastica ed estetica nasce dalla volontà di esaltare le differenze di ciascuna donna rispettando la propria essenza e autenticità e nella personalizzazione della risposta chirurgica.
Dedico molto tempo ad ascoltare con attenzione le motivazioni ed i risvolti psicologici dei pazienti durante tutte le fasi del loro percorso.
Con la supervisione di uno psicologo-psicoterapeuta, determino un profilo psico-emozionale del paziente al fine di comprendere le reali motivazioni ed aspettative e se queste siano raggiungibili, valutando sempre l’impatto psicologico della rielaborazione di una nuova immagine di sé.
Il difetto fisico non è quindi il solo criterio di selezione dei miei pazienti. Se il progetto estetico non viene pienamente condiviso, il risultato non sarà mai soddisfacente da entrambe le parti.
Ed è per questo che a volte anche i no sono necessari.
Mi impegno sempre a stabilire un clima rilassato e di fiducia proponendo la risposta estetica ed etica più adatta ai pazienti, sicura e priva di segni evidenti.