Il tumore alla bocca o del cavo orale è un tumore molto insidioso e pericoloso. Nonostante la sua incidenza, (8° posto per l’uomo; 11° per le donne) la consapevolezza dell’esistenza di questo tipo di tumori è veramente bassa e la sua presenza viene spesso diagnosticata con un ritardo di vari mesi. Il ritardo diagnostico è un aspetto particolarmente problematico poiché la curabilità di questi tumori è strettamente dipendente dallo stadio (cioè di quanto è vasta la malattia) al momento del principio del trattamento, ma anche dalla sede di dove insorge.

I tumori del cavo orale sono molteplici e possono interessare qualsiasi parte della cavità orale: gengive, mucosa interna delle guance, palato, labbra, ghiandole salivari e pavimento orale soprattutto lingua.

Il più comune, nel 90% dei casi, è il carcinoma a cellule squamose, che può presentare macchie bianche, rigonfiamenti o piccole ulcere che non guariscono, ha origine in qualsiasi punto dell’epitelio di rivestimento della bocca o sulla superficie laterale della lingua. Ed è proprio la sede del tumore, la cavità orale, non esplorata con frequenza, a rendere difficile la sua diagnosi. L’età media di insorgenza è intorno ai 50-60 anni anche se è in aumento fra i giovani.

La chirurgia maxillo-facciale gioca un ruolo chiave nella diagnosi, trattamento e cura dei tumori della bocca e della cavità orale grazie alla perfetta conoscenza di queste aree anatomiche ed alla padronanza di tecniche chirurgiche volte a rimuovere e ricostruire la zona colpita dal tumore ripristinando funzionalità ed estetica.

I SINTOMI

  • Formazione di un rigonfiamento esterno od interno alla bocca
  • Presenza di piccole ferite sanguinanti
  • Presenza all’interno della bocca di macchie bianche o rosse
  • Perdite di sangue insolite dalla bocca
  • Presenza di ulcere in corrispondenza di manufatti protesici acuminati
  • Dolore nella deglutizione e masticazione
  • Dolore e rigidità della mandibola
  • Impossibilità di tenere la dentiera
  • Calo del peso corporeo

FATTORI DI RISCHIO

  • Utilizzo di prodotti derivati dal tabacco (sigarette, pipe, sigari, tabacco da masticare)
  • L’abuso di alcol
  • Infezioni da papilloma virus umano (HPV), Candida Albicans, Herpes Simplex Virus
  • Microtraumi conseguenti all’uso di protesi dentarie eccessivamente mobili
  • Malattie croniche del cavo orale e loro varianti (es. Lichen)

DIAGNOSI

Partendo da un esame obiettivo, ispeziono ed analizzo eventuali anomalie della cavità orale. Se identifico una neoformazione od un’ulcerazione eseguo in anestesia locale una biopsia, ossia prelievo un campione di tessuto dell’area sospetta affinché venga analizzato. La biopsia è infatti l’unico esame che permette di stabilire la presenza di un tumore maligno. Qualora presente, procedo con effettuare esami di diagnostica per immagini per stabilire l’estensione (stadio) e l’eventuale diffusione alle strutture adiacenti e ai linfonodi del collo (metastasi). Mi avvalgo delle seguenti tecniche di diagnostica:

  • Risonanza magnetica nucleare (RMN) con e senza mezzo di contrasto del massiccio facciale e del collo
  • Una combinazione di tomografia a emissione di positroni (PET e TC) per identificare la presenza di metastasi
  • TC del torace perché i polmoni sono generalmente più colpiti da metastasi
  • Ecografia dell’addome per escludere il possibile coinvolgimento del fegato
  • Endoscopio per esaminare la bocca e la gola e rilevare il cancro nelle strutture adiacenti
  • Laringoscopia (per esaminare la laringe)
  • Broncoscopia (per esaminare le vie aeree)
  • Esofagoscopia (per esaminare l’interno dell’esofago)

Al termine di questi esami sono in grado di definire l’entità del tumore per grandezza e capacità di diffusione in base a 4 stadi:

  • Numero I – identifica i tumori meno gravi, confinati in una sede ben precisa
  • Numero II e III – tumori di gravità intermedia
  • Numero IV – tumori più severi, diffusi nei linfonodi e negli altri organi del corpo (in genere il fegato)

L’INTERVENTO TUMORE DELLA BOCCA E DEL CAVO ORALE

ll trattamento di elezione è l’asportazione chirurgica durante la quale rimuovo il tumore primario insieme ad una certa quota di tessuto sano circostante per assicurare l’asportazione completa del tessuto maligno.
La fase dell’asportazione del tumore (demolitiva) è associata alla fase ricostruttiva durante la quale posso effettuare degli innesti di pelle e ossa, non solo a fini estetici, ma anche per una ragione funzionale: può capitare, infatti, che il paziente operato non riesca a parlare, masticare, nutrirsi adeguatamente a causa dell’ampia resezione dei tessuti della bocca.
Il trattamento chirurgico può estendersi anche ai linfonodi del collo qualora siano presenti metastasi linfonodali o se il rischio che queste si sviluppino sia elevato (esistono determinati criteri per stabilirlo). In base allo stadio può infine essere necessario aggiungere la Radioterapia e/o la Chemioterapia postoperatorie.

IL RISULTATO

In linea generale la guarigione dei carcinomi della bocca e della cavità orale ha una frequenza piuttosto elevata (60- 65%). Tuttavia le percentuali dipendono dalla sede, stadio della neoplasia e presenza di metastasi linfonodali e loro estensione al momento dell’intervento chirurgico.

ASSISTENZA PAZIENTI FUORI SEDE

In linea generale la guarigione dei carcinomi della bocca e della cavità orale ha una frequenza piuttosto elevata (60- 65%). Tuttavia le percentuali dipendono dalla sede, stadio della neoplasia e presenza di metastasi linfonodali e loro estensione al momento dell’intervento chirurgico.

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